sabato 26 novembre 2016

Ricetta Nutrilipidomica: CASTAGNE e CASTAGNACCIO

(scritto per Lipinutragen srl su www.liputragen.it)
Il castagno è un albero diffuso nelle regioni temperate dell’emisfero nord. Tutte le varietà conosciute derivano dal castagno europeo Castanea sativa, tipica del bacino mediterraneo. Gli antichi greci lo chiamavano albero del pane, infatti, i suoi frutti, sono utilizzati sin dall’antichità nell’alimentazione umana.
Le castagne sono un alimento in cui prevalgono i (segue)...

sabato 12 novembre 2016

Il colesterolo: Dr. Jekyll o Mr. Hyde?

I premi nobel Brown e Goldstein – scopritori dei recettori cellulari del colesterolo nel 1985 – paragonarono il colesterolo a “Giano-bifronte” riferendosi al fatto che la stessa molecola esprime funzioni essenziali per la vita ed è  anche collegata a patologie cardiocircolatorie.
“... Cholesterol is a Janusfaced molecule. The very property that makes it useful in cell membranes, …  also makes it lethal”. Nobel lecture, 9 dicembre 1985, Michael S. Brown e Joseph L. Goldstein
Al giorno d’oggi si parla del colesterolo come di una malattia perché i suoi valori ematici alterati rappresentano un fattore di rischio che concorre alla sindrome metabolica, condizione alla base di molte patologie croniche.
Ma perché una sostanza così apparentemente dannosa viene prodotta dal nostro stesso organismo?
Tale molecola – che appartiene alla famiglia dei grassi, in particolare agli steroli – è presente in molti organi e tessuti del corpo umano e, in particolare, quelli che lo contengono maggiormente sono il cervello e il sistema nervoso centrale.
Inoltre:
·         è un componente fondamentale delle membrane cellulari di tutto il corpo regolandone la fluidità;
·         è il precursore di ormoni sessuali, tra cui il testosterone e gli estrogeni;
·         è il precursore della vitamina D;
·         è un componente degli acidi biliari digestivi.

giovedì 3 novembre 2016

Ricetta Nutrilipidomica: LA RISCOPERTA DELLA PORTULACA

Scritto e pubblicato su www.lipinutragen.it
LA RISCOPERTA DELLA PORTULACA
L’alimentazione moderna è caratterizzata da alcuni aspetti nutrizionali non ottimali. Uno di questi è il rapporto dei grassi Omega-6 rispetto agli Omega-3, molto più alto rispetto al passato (1).
Un modo intelligente e gustoso per ristabilire i giusti rapporti Omega-6/-3 è quello di riscoprire l’uso in cucina di piante alimentari spontanee che fanno parte delle nostre tradizioni regionali, in parte dimenticate.
A questo proposito un posto di rilievo va senz’altro dato alla Portulaca (Portulaca oleracea L.) detta anche “porcellana” che si caratterizza come  alimento funzionale per l’alto contenuto di un Omega-3 detto Acido Alfa Linolenico (da 300 a 400 mg per 100 g di foglie fresche), nonché vitamine, minerali e antiossidanti.