I dati sulla ‘epidemia’ del diabete sono allarmanti anche in
Italia, culla della dieta mediterranea.
Oltre ai metodi di screening su marker biologici, è importante
adoperarsi sulla prevenzione basata sullo stile di vita - dieta e attività
fisica.
Ricordiamo infatti che l’intervento combinato sullo stile di
vita risulta essere molto efficace e induce – nella popolazione a rischio - una riduzione di circa il 50% del diabete di
tipo 2.
Le evidenze disponibili ci dimostrano che l’intervento
dietetico deve basarsi sulla riduzione calorica (se in eccesso), una scelta
corretta dei grassi con deciso controllo di quelli saturi e introduzione dei
polinsaturi nelle giuste proporzioni, presenza di fibre ≥15 g/1000 kcal e
controllo del carico glicemico dei pasti.
Citiamo infine un recentissimo studio apparso sulla rivista medica
BJM e che ha riguardato un vasto numero di persone (oltre 150.000 donne e
uomini), individua l’effetto positivo del consumo di un certo tipo di frutta, sulla
riduzione del rischio di sviluppare diabete. I frutti che hanno dato gli esiti
migliori son stati:
le mele, l’uva, e i frutti di bosco (mirtilli) – rigorosamente completi di buccia.
le mele, l’uva, e i frutti di bosco (mirtilli) – rigorosamente completi di buccia.
Bibliografia
Gillies CL, Abrams KR, Lambert PC, et al. Pharmacological
and lifestyle interventions to prevent or delay type 2 diabetes in people with
impaired glucose tolerance: Systematic review and meta-analysis. BMJ 334: 299,
2007.
Barclay AW, Petocz P, McMillan-Price J, et al. Glycemic
index, glycemic load, and chronic disease risk - a meta-analysis of
observational studies. Am J Clin Nutr 87: 627–637, 2008.
Muraki, Imamura, Manson, et al. Fruit consumption and risk of type 2 diabetes:
results from three prospective longitudinal cohort studies. BMJ 2013.
Nessun commento:
Posta un commento