Che l’inquinamento atmosferico fosse concausa di problemi
respiratori ed allergici era noto a molti ed anche intuitivo. Meno nota è nota la
correlazione del particolato, specie il PM 2,5 con l’insorgenza di malattie
cardiovascolari.
Questo aspetto, che passa attraverso l’accelerazione dei
meccanismi responsabili dell’aterosclerosi, è stato documentato da uno studio
condotto negli USA e pubblicato recentemente su Plos Medicine e segue altre
ricerche in tema di esposizione ad inquinanti atmosferici e aumento delle
frequenze di ictus e attacchi di cuore.
Sappiamo che le malattie cardiovascolari sono tra le
principali cause di morte al mondo ed ai classici fattori di rischio (fumo,
sovrappeso, sedentarietà, diabete, ipertensione) ora si aggiunge anche l’inquinamento.
Ragione in più per porre maggiore attenzione ai propri stili
di vita e ad un’alimentazione equilibrata ed in particolare ricca di
antiossidanti - naturalmente presenti in frutta e verdura e nei cibi non
soggetti a preparazioni industriali.
Bibliografia: Adar SD, Sheppard L, Vedal S, Polak JF,
Sampson PD, et al. (2013) Fine Particulate Air Pollution and the Progression of
Carotid Intima-Medial Thickness: A Prospective Cohort Study from the
Multi-Ethnic Study of Atherosclerosis and Air Pollution. PLoS Med 10(4):
e1001430. doi:10.1371/journal.pmed.1001430
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