sabato 15 settembre 2012

Piante in casa


Nel nostro blog non ci occupiamo solo di alimentazione ma anche di tutto ciò che risulta essere legato alla salute e al benessere.
Parliamo di un argomento molto studiato negli Stati Uniti e che riguarda l'inquinamento degli ambienti domestici da sostanze, sopattutto chimiche, utilizzate nella produzione dei mobili, presenti nelle vernici, materiali isolanti, detergenti, disinfettanti, ecc.
L'Agenzia di Protezione Ambientale statunitense (EPA), sostiene che attualmente, questo tipo di inquinamento sia quello che sta crescendo più rapidamente assumendo proporzioni preoccupanti. Questo fenomeno è anche legato al miglioramento degli standard di isolamento degli edifici per motivi di risparmio energetico, ma che conseguentemente, riducono i ricambi d'aria aumentando la permanenza delle sostanze indesiderate negli ambienti chiusi.
Gli effetti sulla salute umana rientrano sotto il nome di 'sindrome da edificio malato' e i disturbi variano da cefalea, stanchezza, vertigini, irritazione al naso, agli occhi e del tratto superiore delle vie respiratorie.
I ricercatori della NASA hanno scoperto che, particolari tipologie di piante verdi, provvedono non solo a produrre ossigeno, ma anche a rimuovere dall'aria che respiriamo, sostanze come formaldeide, benzene, tricloroetilene.
Lo studio ha riguardato 19 diverse tipologie di piante e tra le migliori sono risultate l'edera (Hedera helix), elatum (Chlorophytum comosum), potus (Epipiremnum aereum), palma nana (Chamaedorea sefritzii), Sansevieria trifasciata, dracena (Dracaena spp.).
Arricchiamo i nostri ambienti con piante sia come elemento d'arredo che come cura per il nostro 'edificio malato'!

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