mercoledì 28 dicembre 2016

Pasta al pesto di RADICCHIO e NOCI: un mix di elementi salutari e gustosi

Scritto dal dott. Francesco Bonucci per www.lipinutragen.it
Un primo piatto consigliato a chi vuole un’alternativa di gusto e salute, adatta anche alle diete vegane e vegetariane; può rappresentare un pasto
completo facendo seguire della verdura cotta e/o un frutto. (continua a leggere...)

venerdì 9 dicembre 2016

FERTILITA': come difendersi dai "killer invisibili"

Articolo scritto e pubblicato per www.lipinutragen.it
La questione della fertilità andrebbe analizzata all’interno del contesto socio-economico di un paese perché gli elementi culturali influiscono sull’età del concepimento, posticipando nel tempo l’idea di avere dei figli. Questa situazione di contorno determina di fatto l’allontanamento dal periodo di maggior fertilità che è biologicamente collegato all’età anagrafica.
Questo tema è attualmente al centro dell’attenzione del Ministero della Salute italiano poiché il tasso di

sabato 26 novembre 2016

Ricetta Nutrilipidomica: CASTAGNE e CASTAGNACCIO

(scritto per Lipinutragen srl su www.liputragen.it)
Il castagno è un albero diffuso nelle regioni temperate dell’emisfero nord. Tutte le varietà conosciute derivano dal castagno europeo Castanea sativa, tipica del bacino mediterraneo. Gli antichi greci lo chiamavano albero del pane, infatti, i suoi frutti, sono utilizzati sin dall’antichità nell’alimentazione umana.
Le castagne sono un alimento in cui prevalgono i (segue)...

sabato 12 novembre 2016

Il colesterolo: Dr. Jekyll o Mr. Hyde?

I premi nobel Brown e Goldstein – scopritori dei recettori cellulari del colesterolo nel 1985 – paragonarono il colesterolo a “Giano-bifronte” riferendosi al fatto che la stessa molecola esprime funzioni essenziali per la vita ed è  anche collegata a patologie cardiocircolatorie.
“... Cholesterol is a Janusfaced molecule. The very property that makes it useful in cell membranes, …  also makes it lethal”. Nobel lecture, 9 dicembre 1985, Michael S. Brown e Joseph L. Goldstein
Al giorno d’oggi si parla del colesterolo come di una malattia perché i suoi valori ematici alterati rappresentano un fattore di rischio che concorre alla sindrome metabolica, condizione alla base di molte patologie croniche.
Ma perché una sostanza così apparentemente dannosa viene prodotta dal nostro stesso organismo?
Tale molecola – che appartiene alla famiglia dei grassi, in particolare agli steroli – è presente in molti organi e tessuti del corpo umano e, in particolare, quelli che lo contengono maggiormente sono il cervello e il sistema nervoso centrale.
Inoltre:
·         è un componente fondamentale delle membrane cellulari di tutto il corpo regolandone la fluidità;
·         è il precursore di ormoni sessuali, tra cui il testosterone e gli estrogeni;
·         è il precursore della vitamina D;
·         è un componente degli acidi biliari digestivi.

giovedì 3 novembre 2016

Ricetta Nutrilipidomica: LA RISCOPERTA DELLA PORTULACA

Scritto e pubblicato su www.lipinutragen.it
LA RISCOPERTA DELLA PORTULACA
L’alimentazione moderna è caratterizzata da alcuni aspetti nutrizionali non ottimali. Uno di questi è il rapporto dei grassi Omega-6 rispetto agli Omega-3, molto più alto rispetto al passato (1).
Un modo intelligente e gustoso per ristabilire i giusti rapporti Omega-6/-3 è quello di riscoprire l’uso in cucina di piante alimentari spontanee che fanno parte delle nostre tradizioni regionali, in parte dimenticate.
A questo proposito un posto di rilievo va senz’altro dato alla Portulaca (Portulaca oleracea L.) detta anche “porcellana” che si caratterizza come  alimento funzionale per l’alto contenuto di un Omega-3 detto Acido Alfa Linolenico (da 300 a 400 mg per 100 g di foglie fresche), nonché vitamine, minerali e antiossidanti.

giovedì 29 settembre 2016

Infiammazione e Nutrizione

Articolo scritto per www.lipinutragen.it e tratto dal relativo blog.
L’infiammazione è un processo fisiologico di difesa degli organismi superiori per proteggersi da infezioni o da agenti lesivi di varia natura. Tale fenomeno è volto all’eliminazione dell’agente infettante o del tessuto danneggiato e ad innescare il fenomeno della guarigione. La risposta infiammatoria solitamente dura alcuni giorni, ma può perdurare più a lungo in ragione dei tempi legati ai meccanismi di difesa e di riparazione della lesione.

domenica 18 settembre 2016

Ricetta Nutrilipidomica: PORRIDGE MEDITERRANEO

PORRIDGE MEDITERRANEO (scritto e pubblicato per www.lipinutragen.it)
Si sa che la colazione dovrebbe essere un pasto importante, ricco ed equilibrato, ma spesso si ignora come farla in modo corretto cadendo nell’errore di farla troppo leggera o, addirittura, non farla per niente. Ecco un esempio di un giusto connubio tra ciò che è gustoso e bilanciato al tempo stesso, per iniziare la giornata con energia e il corretto apporto di acidi grassi omega 3, 6 e 9.

domenica 14 agosto 2016

TAGLIATELLE “ANTISTRESS” DI FARRO E MAZZANCOLLE

LA RICETTA NUTRILIPIDOMICA (Scritta per www.lipinutragen.it)
Tagliatelle “antistress” di farro e mazzancolle: un primo piatto completo ed equilibrato, arricchito dalla presenza di curcuma e licopene per la protezione di proteine, lipidi e DNA dallo stress ossidativo.

Ingredienti (per 2 persone):
segue

sabato 6 agosto 2016

SMOOTHIE ESTIVO FUNZIONALE PER L’INTESTINO

SMOOTHIE ESTIVO FUNZIONALE PER L’INTESTINO
Scritta per Lipinutragen (www.lipinutragen.it)
Un mix pieno di gusto che può, nel periodo estivo, sostituire un pasto, in quanto contiene tutti i nutrienti in modo bilanciato. Inoltre, la presenza del kefir e dei semi di chia ne conferiscono caratteristiche di pasto funzionale: probiotico e ricco di omega 3.
Ingredienti:
  • 2 albicocche oppure 1 pesca matura
  • 100 g di frutti di bosco oppure 100 ml di nettare di mirtillo senza zuccheri aggiunti*
  • 100-150 ml di kefir di latte oppure 125 g di yogurt di latte al naturale (senza zucchero)
  • 1 cucchiaio di proteine di riso germogliato
  • 2 cucchiaini di semi di chia
  • ghiaccio oppure acqua da aggiungere per ottenere la consistenza preferita (opzionale)
  • qualche fogliolina di menta
Segue...

sabato 30 luglio 2016

Ricetta: Barretta per lo sportivo

(tratta dal sito www.lipinutragen.it, autore dott. Francesco Bonucci)
Barrette energetiche per lo sportivo

INGREDIENTI:
Datteri freschi senza nocciolo 200 g
Fiocchi d’avena 150 g
Uvetta 80 g
Nocciole 60 g
Noci 30 g
Semi di Chia 10 g
Composta di frutta 60 g
Cannella in polvere 1 cucchiaino
PREPARAZIONE:
Mescolare gli ingredienti e porli in un frullatore a velocità media finché non risultino ben amalgamati. Preparare un vassoio quadrato con carta forno sul fondo e stendervi il composto colloso e in parte grumoso a formare uno strato uniforme dello spessore di 1-2 cm massimo. Rivestire con altra carta forno e lasciare in frigorifero a rapprendere per 2 ore circa. Successivamente tagliare in forme quadrate e conservare in frigo in un contenitore ermetico.

dott. Francesco Bonucci
Nutrizionista, Forlì

venerdì 22 luglio 2016

Ricetta di Nutrilipidomica: ALICI GRATINATE CON CIME DI BROCCOLI

Dal sito www.lipinutragen.it (dal ricettario di Licia)
ALICI GRATINATE CON CIME DI BROCCOLI – Un modo semplice e veloce per un secondo piatto proteico ricco di omega 3.
Ingredienti:
  • 120 g a testa circa (1 alice 10-12 g ca.) di alici fresche
  • 200 g di broccoli verdi
  • qualche ciuffo di prezzemolo
  • una punta di peperoncino
  • uno spicchio d’aglio (facoltativo)
  • un cucchiaio di pan grattato integrale o impanatura di mais
  • 1 cucchiaio e ½ di olio extravergine d’oliva

domenica 17 luglio 2016

NUTRIZIONE MOLECOLARE E ATTIVITA’ SPORTIVA

(Articolo scritto dal dott. Francesco Bonucci per www.lipinutragen.it )
L’attività fisica è un pilastro del benessere umano e apporta indubbi e numerosi benefici alla salute. Una nota dell’OMS del 2014 correla l’inattività fisica come causa principale di malattie croniche non trasmissibili:
  • per il 21-25% dei tumori della mammella e del colon;
  • per il 27% dei casi di diabete;
  • per il 30% delle malattie cardiache ischemiche.
Per l’essere umano quindi la sedentarietà rappresenta un’anomalia, mentre l’attività fisica è una condizione ottimale per vivere in salute. L’essere stati cacciatori raccoglitori è stato un passaggio evolutivo fondamentale che ha plasmato il nostro DNA, come documentato dai biologi evoluzionisti Bramble e Lieberman su un articolo, apparso nel 2004 sulla prestigiosa rivista Nature, dal titolo “Born to Run” (nati per correre) (1).
Continua 

venerdì 10 giugno 2016

PREVENIRE IL FOTOINVECCHIAMENTO CON LA NUTRIZIONE MOLECOLARE

Articolo scritto per Lipinutragen e pubblicato su www.lipinutragen.it
La stagione calda favorisce l’esposizione al sole con molteplici effetti positivi per il nostro organismo e sul nostro umore, ma, all’estremo opposto, una scorretta esposizione alla radiazione solare produce ricadute negative per la nostra salute. Anche in questo caso la parola chiave è moderazione e l’effetto salutistico del sole si basa sull’equilibrio tra il corretto rapporto tra intensità e tempo d’esposizione e fattori di protezione interni o esterni.
L’organo più esposto alla radiazione solare è la pelle che ha funzioni di interfaccia tra il nostro corpo e l’ambiente in cui viviamo e risente sia dei fenomeni “aggressivi” interni che di quelli esterni, che possono concorrere all’accumulo di effetti negativi che velocizzano l’invecchiamento (fotoinvecchiamento – photoageing). Segue...

martedì 3 maggio 2016

Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista

La cittadinanza è invitata ad incontrare i professionisti che gratuitamente forniranno indicazioni utili alla prevenzione attraverso una corretta alimentazione. Il 21 e 22 maggio saremo in Piazza Minghetti a Bologna. Per altre piazze d'Italia consultare: www..giornatanazionalebiologonutrizionista.it





COMUNICATO STAMPA



«BIOLOGO nutrizionista in piazza»
TERZA Giornata nazionale

APPUNTAMENTO SABATO 21 E DOMENICA 22 Maggio 2016
NELLE CITTA’ CAPOLUOGO D’ITALIA


Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, circa 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori potrebbero essere evitati grazie a una equilibrata e sana alimentazione. Per questo è fondamentale l’educazione alimentare.

Con questa idea è nato il progetto della «Giornata Nazionale del Biologo Nutrizionista» che nella sua seconda edizione vedrà schierati sabato 21 e domenica 22 maggio numerosi biologi nutrizionisti che presteranno volontariamente e gratuitamente la loro opera professionale all'interno di stand organizzati in più studi di consulenza. Saranno effettuate, a chi ne farà richiesta, interviste alimentari e dello stile di vita, valutazioni antropometriche e dello stato nutrizionale. Questi dati, elaborati da Enpab, l’Ente di previdenza dei Biologi, saranno utilizzati come campione sugli stili di vita in Italia.

Al problema della malnutrizione sono correlate disfunzioni metaboliche che possono minare la salute della popolazione ma anche incidere sulla spesa sanitaria. Patologie correlate all'obesità quali l’ipertensione, l’intolleranza glucidica, il diabete, la steatosi epatica, solo per citare qualche esempio, non sono più esclusive delle persone adulte ma iniziano, in maniera preoccupante, a interessare i bambini in età scolare.

La Giornata ha l'obiettivo di educare a un corretto stile alimentare sensibilizzando il cittadino sulla necessità di un’alimentazione varia, sana e bilanciata e informandolo dei rischi di un’alimentazione non corretta. Contestualmente promuove l’abitudine a una costante attività fisica a tutte le età e mira a rimuovere radicate abitudini non salutari.

L’evento, il primo in Italia, si terrà nelle piazze dei capoluoghi italiani.

Per info sulle piazze e sul progetto consultare www.giornatanazionalebiologonutrizionista.it



sabato 30 aprile 2016

La nutrizione molecolare in menopausa (parte 1)

Articolo scritto dal dott. Francesco Bonucci per Lipinutragen srl. PARTE 1
La menopausa è una condizione fisiologica che riguarda la vita della donna generalmente tra i 45 e i 55 anni di età e determina la fine dell’età fertile con l’interruzione dell’ovulazione e del ciclo mestruale. Pur esistendo forme precoci o tardive, questa condizione avviene in media a 51 anni ed è definita da un’assenza totale di ciclo per 12 mesi continuativi.
E’ in genere preceduta da una fase intermedia, detta di perimenopausa, con squilibri del ciclo ed esordio di sintomi, che possono iniziare da 1 a 2 anni prima dell’effettiva cessazione del ciclo e durare anche in seguito.

Pur non essendo una malattia, la menopausa può presentare dei sintomi fastidiosi più o meno marcati che derivano dal declino della produzione di estrogeni da parte delle ovaie. Tra i più frequenti ricorrono le vampate di calore, la sudorazione notturna, il cambiamento d’umore, l’insonnia e la secchezza delle mucose.
Per alcuni di questi sintomi ci possono essere dei trattamenti di tipo farmacologico (prevalentemente ormoni) o di tipo complementare, basati su estratti di piante o omega 3, nonché l’agopuntura e l’ipnosi. (continua)

domenica 3 aprile 2016

La nutrizione molecolare nell’anziano

A cura del dott. Francesco Bonucci per conto di Lipinutragen srl (www.lipinutragen.it)
Età anagrafica. Il limite di età per definire un anziano ha subìto dei cambiamenti nel tempo legati soprattutto all’aspettativa di vita che è diversa nelle varie culture e regioni nel mondo. Nel tardo ‘800 in Inghilterra, ad esempio, si considerava il limite di 50 anni per definire un soggetto anziano, mentre al giorno d’oggi, nei paesi sviluppati, si considera 60-65 anni o l’età individuata dal sistema pensionistico.
Età biologica. Sebbene non ci sia ancora un consenso unanime sull’individuazione di biomarkers predittivi della lunghezza della vita e sul rischio di morte, si può dire che l’invecchiamento dal punto di vista biologico sia un processo caratterizzato da un graduale accumulo di “danni” molecolari e cellulari. Questi determinano un progressivo e generalizzato decadimento funzionale del corpo umano, che si manifesta con una maggiore vulnerabilità rispetto all’ambiente, un incremento del rischio di malattia ed infine della morte [1]. Il grado e il tipo di danni che si accumulano nel tempo hanno una grande variabilità legata alla diversa genetica individuale e all’influenza dei fattori ambientali e comportamentali. Questi danni si manifestano con un declino di funzionalità riscontrabile maggiormente a livello fisico, cognitivo, endocrino, fisiologico e immunitario e contribuiscono alle cosiddette fragilità nell’anziano.

TIPI DI DANNI CHE CONTRIBUISCONO ALL’INVECCHIAMENTO [2]
  • danno del DNA (nucleico e mitocondriale) 
  • da stress ossidativo, mutazioni, accorciamento dei telomeri, modificazioni epigenetiche;
  • danni all’RNA con errori di trascrizione;
  • danni ai lipidi delle membrane cellulari da radicali liberi ;
  • danni alle strutture delle proteine.

Gran parte di questi danni sono indotti da radicali liberi, ma limitati dalla presenza di antiossidanti che partecipano a meccanismi di protezione e di riparazione.

domenica 20 marzo 2016

A SCUOLA CON IL NUTRIZIONISTA: “IMPARA A MANGIARE GIOCANDO”

Nei mesi di febbraio - marzo 2016 si sono svolti una serie di laboratori di educazione alimentare rivolti ai bambini di due terze classi della scuola elementare La Nave di Forlì, in particolare la terza A e la terza B.
Il progetto è stato promosso dallo Studio di Nutrizione del Dott. Francesco Bonucci con la collaborazione di Elena Pierotello incaricata della organizzazione e divulgazione teorico-pratica con le classi. La scuola La Nave è sempre stata molto attiva in progetti riguardanti l’educazione alimentare e anche in questo caso la preside si è mostrata subito interessata alla proposta di accogliere un’iniziativa su tali argomenti. L’elemento innovativo che ha caratterizzato questo progetto è stato quello di coinvolgere i bambini - e in alcuni incontri anche i genitori - in un apprendimento attivo, non solo con giochi didattici ma anche con attività pratiche, mettendo letteralmente “le mani in pasta”. 
Tutto ciò seguendo un percorso ben preciso volto a scoprire e rafforzare i comportamenti sani e virtuosi per un cambiamento verso la salute che possa essere trasferito anche in famiglia.
Basandosi sulle linee guida della nutrizione in pediatria e sui dati riguardanti i principali errori alimentari, si è cercato di valorizzare il consumo di frutta e verdura e di privilegiare i cibi naturali e integrali, riducendo invece il consumo di alimenti e bevande zuccherate e di “junk food”, anche attraverso la lettura e la comprensione degli ingredienti che compaiono in etichetta. I bambini hanno inoltre imparato a realizzare alcune semplici ricette per avvicinarsi sin da piccoli al cibo salutare, in un modo coinvolgente e divertente. (segue)

sabato 12 marzo 2016

Nutrizione Molecolare in Pediatria

(Articolo scritto per Lipinutragen srl www.lipinutragen.it)
L’età pediatrica rappresenta un periodo evolutivo dell’essere umano, nel quale l’alimentazione ha un ruolo fondamentale per sostenere correttamente le fasi di accrescimento e di sviluppo di nuove funzioni.
Alle nostre latitudini assistiamo sin dall’infanzia ad eccessi calorici e a cattive abitudini alimentari generate non da una difficoltà nel reperire le risorse alimentari corrette, ma da una mancanza di educazione alimentare e da informazioni fuorvianti perché orientate da logiche commerciali.
Ogni anno si assiste a nuovi allarmi sull’epidemia dell’obesità unitamente a dati che vedono aumentare patologie del metabolismo quali ad esempio l’ipertensione, le dislipidemie e il diabete anche nell’infanzia. L’ultimo rapporto pubblicato dall’OMS indica che il numero dei bambini di età inferiore ai cinque anni con problemi di peso è passata dal 1998 al 2014 da 31 a 41 milioni di individui.
I dati italiani del 2014 indicati dal sistema di sorveglianza nazionale denominato “Okkio alla Salute” su alimentazione e stili di vita nelle classi di età dai 6 ai 10 anni, indicano livelli preoccupanti di eccesso ponderale: il 20,9% dei bambini è risultato in sovrappeso e il 9,8% in condizioni di obesità, con percentuali più alte nelle regioni del centro e del sud Italia.


lunedì 15 febbraio 2016

La zuppa di miso, bontà orientale

Articolo pubblicato da La Scuola di Ancel (www.lasuoladiancel.it)
Autore: dott. Francesco Bonucci
Illustrazione: Gianluigi Marabotti
Alcune ricette tradizionali di culture diverse dalla nostra hanno un sapore gradevole e interessanti effetti salutistici e nutraceutici. In questo caso ci riferiamo alla zuppa di miso, piatto tipico giapponese e della cucina marcobiotica, molto nota al giorno d’oggi perché rientra nei menù dei ristoranti di ispirazione nipponica.
L’ingrediente principe di questo piatto è il miso, una pasta morbida ottenuta dalla fermentazione dei fagioli di soia con riso oppure orzo, inoculati con il lievito Aspergillus oryzae. Si ricava un prodotto salato e ricco di nutrienti, i cui aspetti nutraceutici potrebbero essere ricondotti alla presenza di sostanze quali, per esempio, fermenti vivi, isoflavoni, antiossidanti, lecitine, prostaglandine e colina.
Cento grammi di miso — corrispondenti a 198 Kcal — hanno i seguenti valori nutrizionali (dati USDA):
  • Proteine 12,8 g
  • Grassi 6,0 g
  • Carboidrati 25,0 g
  • Fibre 5,4 g
  • Zuccheri 6,2 g
  • Acqua 43,0 g
Come altri prodotti fermentati della soia, il miso non presenta solo proprietà benefiche per la microflora del nostro intestino: alcuni studi mostrano che estende le sue proprietà nutraceutiche anche a possibili effetti sistemici antinfiammatori, miglioramento della fragilità ossea legata a cambiamenti ormonali nella donna e miglioramento dei valori pressori in alcune tipologie di ipertensione. Alcuni studi clinici ne documentano anche un’azione protettiva verso i tumori intestinali.
Questa zuppa, preparata con le immancabili alghe wakame (Undaria pinnatifida), ha degli ottimi valori nutrizionali tra cui evidenziamo il buon contenuto proteico e di vitamine del gruppo B, oltre alla presenza di sali minerali, tra cui anche il selenio e lo iodio.
Ci sono molte varianti della zuppa di miso e ognuno può trovare quella più congeniale ai propri gusti.
Secondo la cucina macrobiotica dovrebbe sempre includere, oltre al miso e all’alga wakame, una radice allungata, una verdura tonda e delle foglie verdi, seguendo la stagionalità. (Segue)

giovedì 4 febbraio 2016

Educazione alimentare nelle piazze d'Italia

Nel maggio del 2015, si è svolta la seconda edizione della Giornata nazionale del Biologo Nutrizionista, con le seguenti finalità:
  • Prestare un servizio sociale sul territorio di prevenzione primaria in cui saranno rilevate le abitudini alimentari e di stile di vita della popolazione. Con l’occasione saranno forniti consigli individuali e materiale informativo
  • Sensibilizzare la popolazione sull’importanza della prevenzione del sovrappeso e dell’obesità
  • Raccogliere dati utili alla rilevazione dello stato nutrizionale della popolazione e all’individuazione dei principali errori alimentari e dello stile di vita
  • Valorizzare e far conoscere la figura del biologo nutrizionista e il suo compito cruciale nella prevenzione primaria di obesità, sovrappeso e patologie a queste correlate


L’evento è stato promosso da La Scuola di Ancel, quotidiano scientifico on-line e patrocinato dall’ENPAB, ente previdenziale a favore dei biologi.
Anche per il 2016 è previsto lo svolgimento di tale "giornata", in cui una schiera di professionisti della nutrizione sarà presente nelle piazze delle regioni italiane per fornire gratuitamente consigli alimentari per il miglioramento dello stato di salute.
In l'Emilia-Romagna l'evento avrà luogo a Bologna. La piazza esatta è in corso di definizione e si svolgerà durante un sabato e domenica del mese di maggio.

giovedì 14 gennaio 2016

Grassi trans al bando? Un’ipotesi dal Regno Unito

Scritto per www.lascuoladiancel.it dal dott. Francesco Bonucci. (Illustrazione Gianluigi Marabotti)

Mentre il mondo scientifico è in aperto dibattito sulla definizione degli apporti alimentari ottimali delle diverse classi di acidi grassi, c’è un consenso unanime sull’effetto dannoso degli acidi grassi trans (TFA) industriali sulla salute umana e in particolare sul rischio cardiovascolare.
Per ridurre i costi sociosanitari legati alle malattie cardiache, i governi si stanno chiedendo quali tipi di interventi sia meglio attuare per limitare il consumo di TFA, al fine di migliorare la salute pubblica. Tra le tipologie di intervento, le più efficaci risulterebbero essere:
  • una legislazione che obbliga la riformulazione delle preparazioni industriali con ingredienti alternativi;
  • il miglioramento delle informazioni nelle etichette;
  • l’eliminazione totale dei TFA nei cibi da asporto o consumati nei ristoranti.
In particolare, uno studio condotto da un gruppo di ricercatori inglesi e pubblicato recentemente sul «British Medical Journal», ha messo a punto un modello che stima l’impatto socioeconomico e gli effetti sull’aspettativa di vita della messa al bando dei TFA. Ricordiamo che questi grassi sono utilizzati dall’industria come ingrediente aggiunto per migliorare la stabilità e la palatabilità dei prodotti alimentari.
I risultati ottenuti mediante dei calcoli con proiezioni di dati su cinque anni (2015-2020) mostrano una riduzione significativa della mortalità, che si tradurrebbe nel prevenire o nel posporre 7.200 decessi per malattia coronarica. I benefici di questa politica d’intervento avrebbero una ricaduta maggiore sulle fasce di popolazione a minor reddito, che sono quelle che più utilizzano i fast food e i cibi industriali a maggior contenuto di TFA.
Il bando totale dei TFA avrebbe anche un beneficio in termini economici per la collettività, quantificabile in diverse centinaia di milioni di euro. Tale bilancio sarebbe positivo anche nel caso in cui si volessero includere i costi legati alle riformulazioni delle preparazioni alimentari.
I risultati ottenuti incoraggiano a intraprendere concretamente iniziative di questo tipo che presentano vantaggi economici e ricadute positive per la salute pubblica, andando oltre agli interessi di una parte dell’industria.

Fonte:

giovedì 7 gennaio 2016

Pane al carbone? No grazie

  • E’ legale il suo utilizzo? Si, purché non venga definito pane
  • Ha proprietà salutistiche? No, il carbone andrebbe assunto seguendo modalità diverse
  • Può avere controindicazioni? Si, in particolare alterazioni dell’assorbimento di farmaci

Per alcuni prodotti da forno è nata recentemente una nuova moda di aggiungere carbone vegetale.
L’aggiunta di tale ingrediente come colorante è ammessa dalla legge purché il prodotto non venga chiamato pane e purché non gli vengano attribuite proprietà salutistiche.
Il carbone attivo - solo se consumato 30 minuti prima del pasto e subito dopo il pasto - contribuisce alla riduzione dell’eccessiva flatulenza post-prandiale. Dovendo assumere il carbone 30 minuti prima dei pasti, risulta chiaro che non possa essere consumato con gli alimenti, in questo caso mescolato alla farina. Inoltre, per raggiungere il quantitativo di 1-2 grammi, bisognerebbe mangiare almeno 150 g di pane.
Bisogna inoltre ricordare che il carbone è una sostanza attiva che può avere effetti collaterali e che può interferire con l’assorbimento dei farmaci. Quest’ultimo aspetto è molto importante e da tenere in considerazione per non modificare gli effetti di terapie farmacologiche in atto.
Un altro aspetto che desta qualche perplessità è il grado di purezza del prodotto impiegato e la possibile presenza di sottoprodotti della combustione. Ricordiamo che Il carbone vegetale è ottenuto mediante attivazione a vapore di materie prime di origine vegetale carbonizzate.
Se avvertite dei fastidi legati a certe tipologie di cibi, la strada da percorrere è quella di un miglioramento delle abitudini alimentari o comunque dei cambiamenti che migliorino l’asse digestivo. Il primo consiglio legato al pane, è quello di consumarlo si scuro ma perché fatto con farine integrali di qualità e ottenuto mediante una lievitazione naturale, quale ad esempio quella tradizionale con la pasta acida.

Dott. Francesco Bonucci
Biologo Nutrizionista

Riferimenti:
Nota 47415 del 22 dicembre 2015 - Ministero della Salute
Regolamento UE n. 432/2012