lunedì 3 agosto 2015

Lipidomica e Obesità (parte 2°)

L’era industriale è sempre più caratterizzata da diete e stili di vita scorretti, riconosciuti come la causa primaria di obesità che predispone alle patologie indicate sopra, soprattutto metaboliche come il diabete (rassegna in “Membrane lipidomics for personalized health”, Wiley Press, in stampa a luglio 2015).
“Diabesità” è un termine coniato recentemente per mettere in evidenza la stretta associazione tra obesità e diabete. (1)
E’ ormai certo che gli approcci terapeutici basati sulla dieta apportano indiscutibili benefici (2)
La somministrazione di oleato aumenta nel tessuto adiposo la sensibilità all’insulina nell’infiammazione cronica indotta dall’obesità, che è causa di alterazioni della cascata di segnalazione di questo ormone (3).
Le indicazioni ottenute finora convergono verso un effetto anti-infiammatorio degli omega-3, laddove l’infiammazione  è una delle costanti  nella condizione di obesità.

Lipidomica e Obesità (1° parte)

Articolo scritto per Lipinutragen (www.lipinutagen.it).
Al recente congresso europeo sull’obesità (ECO2015), svoltosi a Praga il 6-9 Maggio 2015, è stato confermato il dato dell’OMS sulle proiezioni dell’obesità che vedranno nel 2030 più della metà degli adulti al di sopra dei limiti di peso.
L’obesità rappresenta infatti la maggior sfida sanitaria del 21° secolo, soprattutto in Europa.
Essa infatti si presenta con varie comorbilità nonché problematiche psicologiche, inoltre innalza il rischio di contrarre malattie croniche non trasmissibili quali affezioni cardiovascolari, tumori e diabete. Questa situazione che affligge anche la popolazione pediatrica si proietta sui dati relativi
all'aspettativa di vita che, per la prima volta, indicano la probabilità che gli adolescenti attuali vivranno meno a lungo dei propri genitori per le conseguenze del diabete o di patologie cardiovascolari.