domenica 30 settembre 2012

Come aumentare il proprio metabolismo


Riprendiamo un articolo recentemente apparso su Best Health Magazine perché contiene alcune indicazioni condivisibili sul come aumentare il proprio metabolismo.
E' interessante notare che non c'è traccia dell'ossessivo conteggio calorico e del vecchio e falso mito degli alimenti 'light' che rendono le tavole di alcune persone male informate, luoghi estremamente tristi.

La restrizione calorica non aiuta a perdere peso (anzi grasso). Al contrario genera un rallentamento metabolico. Questo calo fa anche parte della nostra biologia ed è stimato che avvenga dopo i 20 anni d'età ad un tasso del 2% circa ogni 10 anni.
Vediamo quindi le strategie per incrementare il nostro motore interno durante la giornata.

Consumare tè verde al mattino o durante la giornata. E' dimostrato che tale bevanda stimoli il metabolismo, così come il caffè, senza però avere le controindicazioni (spesso sovrastimate) di quest'ultimo.

Una colazione abbondante può incrementare il metabolismo fino ad un 10%!
Elemento cardine anche della dieta Gift. In particolare se includiamo anche proteine e grassi sani come quelli contenuti nello yogurt greco (più proteico), noci, nocciole e anche uova.
Uno studio del 2010 su 'International Journal of Obesity' riela che una colazione ricca di grassi polinsaturi, aiuta l'organismo a bruciare più carboidrati e grassi di deposito per il resto della giornata.

Eseguire esami del sangue che occasionalmente includano anche i marcatori tiroidei, chiedendo indicazioni al proprio medico di base.

sabato 15 settembre 2012

Piante in casa


Nel nostro blog non ci occupiamo solo di alimentazione ma anche di tutto ciò che risulta essere legato alla salute e al benessere.
Parliamo di un argomento molto studiato negli Stati Uniti e che riguarda l'inquinamento degli ambienti domestici da sostanze, sopattutto chimiche, utilizzate nella produzione dei mobili, presenti nelle vernici, materiali isolanti, detergenti, disinfettanti, ecc.
L'Agenzia di Protezione Ambientale statunitense (EPA), sostiene che attualmente, questo tipo di inquinamento sia quello che sta crescendo più rapidamente assumendo proporzioni preoccupanti. Questo fenomeno è anche legato al miglioramento degli standard di isolamento degli edifici per motivi di risparmio energetico, ma che conseguentemente, riducono i ricambi d'aria aumentando la permanenza delle sostanze indesiderate negli ambienti chiusi.
Gli effetti sulla salute umana rientrano sotto il nome di 'sindrome da edificio malato' e i disturbi variano da cefalea, stanchezza, vertigini, irritazione al naso, agli occhi e del tratto superiore delle vie respiratorie.
I ricercatori della NASA hanno scoperto che, particolari tipologie di piante verdi, provvedono non solo a produrre ossigeno, ma anche a rimuovere dall'aria che respiriamo, sostanze come formaldeide, benzene, tricloroetilene.
Lo studio ha riguardato 19 diverse tipologie di piante e tra le migliori sono risultate l'edera (Hedera helix), elatum (Chlorophytum comosum), potus (Epipiremnum aereum), palma nana (Chamaedorea sefritzii), Sansevieria trifasciata, dracena (Dracaena spp.).
Arricchiamo i nostri ambienti con piante sia come elemento d'arredo che come cura per il nostro 'edificio malato'!