Uno studio italiano che vede coinvolto l'Istituto Superiore della Sanità analizza lo stato del peso dei bambini in età scolare, le loro abitudini alimentari e l'attività fisica. Questi elementi rappresentano fattori di rischio e importanti leve per la prevenzione delle malattie non trasmissibili e su cui bisogna impegnarsi per ridurre patologie nelle future generazioni, in primis diabete e alterazioni cardiocircolatorie.
I primi dati del 2008 pubblicati da questo programma - denominato 'OKKIO alla SALUTE' - sono allarmanti. Infatti risulta che 1 bambino su 3 è in eccesso di peso e che i genitori non ne sono consapevoli!
Altro elemento emerso è la marcata differenza Nord-Sud con un aggravamento della situazione nelle regioni meridionali, tradizionalmente famose un tempo per la dieta mediterranea. La media nazionale riferita all'età 6-11 anni è del 24% in sovrappeso e del 12% di obesi e la maglia nera spetta alla Campania con un picco di 28% sovrappeso e 21% obesi.
Dal punto di vista comportamentale emergono infatti delle cattive abitudini alimentari, in particolare: l’11% dei bambini non fa colazione il 28% la fa in maniera non adeguata l’82% fa una merenda di metà mattina troppo abbondante il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura. (segue...)
Verdura e frutta dovrebbero invece essere alla base della dieta mediterranea, mentre attualmente si assiste ad un consumo eccessivo di pane e pasta (oltretutto non integrali), di merendine confezionate e di bibite zuccherate.
Il quadro alimentare scorretto è purtroppo accompagnato da attività fisica inadeguata, praticata da solo 1 bambino su 10.
L’attività fisica, incluso il gioco all’aperto, è un fattore determinante per mantenere o migliorare la salute del bambino: si consiglia che i bambini facciano attività fisica moderata o intensa ogni giorno per almeno un’ora.
In seguito a quest'indagine, le Regioni stanno attuando azioni finalizzate all'educazione alimentare nelle scuole rivolte agli insegnanti e quindi ai bambini, ma a ben vedere è ancora poco, vista la portata di questo fenomeno 'epidemico'. Inoltre, gran parte delle regioni virtuose sono quelle al cui interno la situazione è meno grave.
Attendiamo con impazienza ulteriori sviluppi e soprattutto azioni concrete.
Spinelli A, Lamberti A, Nardone P, Andreozzi S, Galeone D. (Ed.). Sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE: risultati 2010. Roma: Istituto Superiore di Sanità; 2012. (Rapporti ISTISAN 12/14)
Nessun commento:
Posta un commento